Come pulire i carciofi
Lo chef Gianmarco Casadei ci spiega come pulire i carciofi . E’ semplice e richiede solo qualche accorgimento....
Scampi e carciofi (qui chiamati castraure perchè raccolti nel territorio veneziano): un’accoppiata fresca, valida e vincente!
Si chiamano castraure i carciofi violetti coltivati nelle zone della laguna veneta.
In particolare sono famosi quelli di Sant’Erasmo, spesso consumati a crudo con un filo d’olio evo oppure fritti, oppure ancora insieme alle schie, ovvero ai gamberetti di laguna.
Si possono preparare anche “in tecla” ossia in pentola con un soffritto di olio, aglio e prezzemolo, opportunamente salati e pepati.
Per prima cosa, prendere le castraure di Torcello, che sono il primo carciofo che viene raccolto sulla pianta, togliere le foglie più dure, pelare il gambo e metterle a bagno con acqua e succo di limone affinché non si possano ossidare.
Successivamente, tagliarle a julienne e saltarle a fuoco vivace con un soffritto di olio ed aglio, salare e pepare, sfumarle con del vino bianco e aggiungere un pò di prezzemolo tritato, finire la cottura avendo l’accortezza di lasciarle comunque un pò croccanti.
In un secondo momento, a parte, sgusciare gli scampi e privarli del filetto nero affinché non si corra il rischio di trovare della sabbia.
Far bollire dell’acqua salata ed aromatizzata con cipolla, sedano ed alloro e mettervi dentro gli scampi senza far riprendere il bollore altrimenti risulterebbero duri.
Alla fine, per servire, intiepidire sia scampi che castraure.
Condirli con sale e pepe ed un buon olio extra vergine di oliva e servirli su un letto di insalatina.
Ecco che il nostro piatto è finalmente pronto per essere servito e gustato.
Buon appetito!