Le diverse tipologie di riso e come utilizzarle
Nel mondo esistono veramente tantissime tipologie di riso, solo quelle coltivate sono 4000. Al giorno d’oggi, il 65%...
Un risotto al pomodoro che unisce la delicatezza delle seppioline, la frescheza delle fave e il sapore dell’aglio nero di Voghiera!
Per prima cosa bisogna occuparsi delle fave fresche, andandole a prendere direttamente dal suo bacello; quando si avranno tutte le fave bisogna eliminare la pellicina esterna e per questa operazione ci sono due tecniche. La prima è partendo dalla fava cruda, inciderla con l’unghia o con un coltello e spremerla per farla uscire, come nel video. La seconda tecnica è più veloce e prevede che le fave siano sbollentate per circa 30 secondi, la spellatura sarà più agevole e rapida.
Successivamente preparare il risotto, quindi pulire lo scalogno, tritarlo (per tagliarlo perfettamente, segui le istruzioni nel video!) e aggiungerlo in un tegame con l’olio per poi soffriggere senza esagerare molto con la cottura.
Adesso tostare il riso nello stesso tegame (per sapere il momento giusto per aggiungere il vino o il brodo toccare il riso con le mani e se è bollente è ora di sfumare), aggiungere la passata di pomodoro, il sale quanto basta e portare a cottura con dell’acqua bollente non salata.
In un secondo momento, recuperare le seppioline (già pulite dal loro osso), togliere il ciuffo, pulire accuratamente internamente la seppia e togliere la pelle.
Intanto mettere sul fuoco una padellina a riscaldare che servirà alla fine per le seppioline.
Quando il risotto sarà pronto procedere con la mantecatura rigorosamente fatta fuori fiamma. In questo caso aggiungere il parmigiano, l’olio e una parte delle fave.
Alla fine impiattare il riso e recuperare la padellina, metterla sul tagliere fuori fiamma e poggiare le seppioline con dell’olio per scottarle. A questo punto continuare l’impiattamento aggiungendo le fave rimaste come decorazione, le seppioline scottate e la polvere di aglio nero.
Ecco che finalmente il nostro risotto al pomodoro è pronto per essere servito e gustato.
Buon appetito!
Per la polvere di aglio nero: https://www.cuocicuoci.com/prodotti/nerofermento-laglio-gourmet/
Questo bel piatto con gusti delicati e decisi insieme, ben si abbina a un Rosato secco da uve Nerello Mascalese, coltivate specialmente in Sicilia e in Calabria. Scegliamo quello siciliano detto anche Negrello, vitigno coltivato prevalentemente sull'Etna e nelle aree di Catania e Messina, il cui colore più o meno intenso, i profumi vinosi e il gusto leggermente ammandorlato, ne fanno il suo compagno ideale.