L’abilità, nella cottura del piccione arrosto, è quella di lasciare la carne all’interno leggermente rosata, cuocendo però bene l’esterno.
Possiamo abbinare a questo secondo piatto un bel Freisa del Monferrato, vino piemontese dal colore rubino più o meno intenso dai profumi di bacche rosse e gusto sapido. Da servire sui 16° gradi.
Per prima cosa, aprire i petti e le cosce dei piccioni.
Successivamente, scaldare un tegame con il burro, salare e pepare i piccioni a proprio gusto, cuocerli da ambo le parti con i semi di finocchio e un trito di aglio.
Quindi farli rosolare ulteriormente per circa 12 minuti.
In un secondo momento, lasciar riposare e raccogliere i succhi della carne.
A parte, cuocere in abbondante acqua salata i cavolfiori e i fondi di carciofo.
Quindi scolarli e metterli nel frullatore con 1 dl. di panna e un goccio d’olio.
A questo punto, disporre la salsa ottenuta sul fondo dei piatti.
Aggiungere l’insalata e scaloppare i piccioni. Subito dopo, sistemare i piccioni sull’insalata.
Alla fine, emulsionare i succhi estratti dalla carne con un filo d’olio ed irrorare i piccioni.
Ecco che il piccione arrosto è pronto per essere servito e gustato.
Buon appetito!