Un modo elegante e pratico di presentare il petto di anatra insaporito con il sangiovese. Il fricandò si abbina integrando i sapori!
Pulire tutti gli ortaggi e tagliarli a cubetti o triangoli e salarli.
Fare sudare leggermente la cipolla tagliata a julienne con un filo d’olio, bagnarla con il vino bianco, aggiungere i pomodori a pezzi e cuocere per circa 5 minuti; unire tutti gli ortaggi, aggiustare di sale e pepe e terminare la cottura.
Questo composto si chiama fricandò.
Salare e pepare i petti d’anatra, rosolarli velocemente con un filo d’olio e metterli in forno per 10 minuti mantenendo l’interno ben rosa.
In un secondo momento, togliere i petti dalla padella, sgrassare il fondo, aggiungere lo scalogno tritato e deglassare con la grappa.
Unire il ginepro schiacciato, il rosmarino, la salvia; bagnare con il sangiovese e fare ridurre per 3/4.
Aggiungere il fondo bruno e cuocere il tutto per alcuni minuti.
Togliere dal fuoco, fare raffreddare ed emulsionare il burro con la frusta. Filtrare il tutto con un colino.
Alla fine, disporre il fricandò nel piatto (noi lo abbiamo scomposto), scaloppare il petto d’anatra, irrorare con la salsa e guarnire con le lamelle di tartufo (se si usa la pasta o l’olio, aggiungerli al fondo bruno).
Buon appetito!
E' proprio un Sangiovese, magari della zona di Predappio, nel forlivese, l'abbinamento più adatto per questo bel piatto.