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La pappa al pomodoro è un piatto povero della tradizione toscana, i cui ingredienti classici sono pane raffermo, pomodori, brodo vegetale, basilico, olio, sale, pepe e aglio (anche se ad Arezzo spesso si preferisce la cipolla).
La ricetta è diventata famosa in tutta Italia nel 1912 grazie al “Il giornalino di Gian Burrasca”. In una delle sue avventure, infatti, Gian Burrasca scatena una rivolta all’interno della mensa scolastica, invitando i gestori a servire la Pappa al pomodoro al posto della solita ribollita.
Tagliare il pane toscano a fette.
Mettere le fette su di una teglia coperta di carta da forno e condirlo con un po’ di sale e di olio evo.
Infornare il pane a 200 °C e lasciarlo in forno finché non sarà arrostito.
Nel frattempo, prendere una pentola e accendere il fuoco per riscaldarla.
Tritare la cipolla e l’aglio e aggiungerli alla padella pre-riscaldata insieme a dell’olio.
Condire con sale e pepe e far cuocere il tutto senza rosolare.
Aggiungere i pomodori e far cucinare il tutto aggiungendo qualche foglia di basilico spezzettata con le mani.
Far cuocere la salsa per almeno 15 minuti.
Quando la salsa si sarà ristretta aggiungere le fette di pane arrostite alla salsa di pomodoro.
Con l’aiuto di un cucchiaio, cercare di rompere il pane e di amalgamarlo alla salsa, in modo tale da farla divenire una “pappa “.
A questo punto, mettere una pellicola per coprire la padella e lasciare riposare. In questo modo, l’umidità presente all’interno della pentola andrà ad ammorbidire il pane.
Dopo 10/15 minuti, levare la pellicola e, sempre a fuoco spento, con una frusta andare a mescolare e a rompere ulteriormente il pane.
Nel caso il composto risultasse troppo stretto, si può aggiungere un goccio di brodo vegetale.
Quando la pappa sarà pronta, aggiungere del basilico fresco tagliato fine e, se necessario, aggiustare di sale.