Olio EVO: come conservarlo

olio EVO
 

L’olio EVO è uno dei prodotti italiani più conosciuti al mondo ma è anche un prodotto molto fragile, che perde qualità velocemente se non vengono prese precauzioni, perciò è da conservare al meglio.

I fattori che intaccano la qualità dell’olio sono:

 

Temperatura


L’olio è molto sensibile alla temperatura, infatti già durante la molitura si cerca di non surriscaldare il prodotto. Se si surriscaldasse si formerebbero dei composti che ossidano l’olio. Però, non solo le alte temperature danneggiano l’olio, ma anche quelle basse; mettendo, ad esempio, la bottiglia di olio nel frigo, questo andrà a solidificarsi e una volta che lo toglierete, e tornerà a consistenza liquida, questo sì ossiderà molto più rapidamente rispetto a prima.

La temperatura giusta a cui va tenuto l’olio di oliva è tra i 14°C e 18°C, l’ideale quindi è tenerlo in un mobile da cucina lontano da fonti di calore oppure in cantina e all’asciutto. Importante non fargli fare degli sbalzi di temperatura, in quanto andrebbero a danneggiare polifenoli e tocoferoli che sono antiossidanti.

Se vi viene regalato, però, dell’olio e non volete che si degradi, sappiate che potete inserirlo nel freezer, così da non ossidarlo; potete metterlo nei contenitori appositi del ghiaccio così da far congelare l’olio più rapidamente e non rovinarlo troppo. Una volta scongelato, è meglio utilizzare tutto l’olio, in quanto poi si degraderebbe più velocemente.

 

Luce


Un altro punto su cui stare attenti è l’esposizione alla luce; l’olio è sottoposto a ossidazione che avviene molto più rapidamente alla luce che al buio, producendo composti responsabili dell’irrancidimento.

La soluzione che potete adottare è quella di mantenere la vostra bottiglia al buio, che sia in un mobile o in cantina.

Ancora meglio se acquistate dei contenitori di vetro oscurati in modo che blocchino una parte delle radiazioni ultraviolette, oppure potete acquistare delle confezioni in cartone che bloccano completamente l’entrata della luce.

 

Aria


Anche l’ossigeno è un elemento che ossida molto facilmente l’olio, questo va a scatenare una reazione di ossidazione creando radicali liberi; il piccolo accorgimento da adottare è quello di chiudere sempre il tappo quando usate l’olio. Inoltre bisognerebbe evitare di conservare l’olio in contenitori grandi, perché quando viene a calare il contenuto entrerà più aria, ossidando quello che rimane. La cosa migliore, quindi, è utilizzare dei contenitori non troppo grandi e possibilmente ermetici.

Un’altra cosa che bisogna sapere è che l’olio, ma in generale i grassi, hanno la capacità di fissare gli odori, cioè di assorbirli; non bisogna quindi tenere le bottiglie, o vasi, aperti, vicini ad altri alimenti che emanano odori forti.

 

L’olio EVO ha un termine minimo di conservazione (da consumarsi preferibilmente entro) che sta a indicare che entro quel limite, l’olio mantiene le sue caratteristiche organolettiche; andando oltre quella data è probabile che il suo gusto e la sua qualità diminuiscano.

In linea generale, l’olio ha un periodo di conservazione che arriva fino a 18 mesi in base alla qualità dello stesso.

 

Dove conservare l’olio EVO


Quindi, i migliori contenitori per conservare l’olio d’oliva alla perfezione sono:

  • Bag: è il miglior imballaggio che consente di avere un eccellente protezione dalla luce ma anche dall’ossigeno
  • Latta: anche questo è un ottimo modo per conservare l’olio, almeno finché non viene aperto
  • Acciaio: uno dei migliori metodi di conservazione ma che però ha un costo elevato, il che lo rende difficile da utilizzare commercialmente.
  • Vetro: questo è quello più utilizzato ma non offre una grande protezione, soprattutto se parliamo del vetro chiaro.
  • Pet: o polietilene tereftalato è il peggiore in quanto non protegge da luce e umidità, e in più le molecole di plastica alterano il sapore dell’olio.