Le diverse tipologie di riso e come utilizzarle
Nel mondo esistono veramente tantissime tipologie di riso, solo quelle coltivate sono 4000. Al giorno d’oggi, il 65%...
Il Supplì Primavera è una delle tante versioni del classico supplì di riso romano. È realizzato con quattro diversi strati di riso, uno di riso nero, uno allo zafferano, uno agli spinaci e uno alla rapa rossa, ed è farcito con un ripieno di pecorino allo zafferano, pinoli, uvetta, finocchietto selvatico e acciughe.
Ecco la ricetta della chef Giulia Carpino!
In un pentolino versare 600 grammi di acqua, portare a bollore e aggiungere il sale.
Versare il riso, mescolare, abbassare la fiamma e attendere che tutta l’acqua sia assorbita.
Una volta cotto, versare il riso su un vassoio, aggiungere burro a tocchetti e parmigiano.
Lasciar raffreddare e poi impastare il tutto.
In una pentola a pressione versare il riso nero e 300 grammi di acqua e aggiungere il sale.
Porre sul fuoco e lasciar cuocere per circa 25 minuti dall’inizio del sibilo.
Appena cotto, versare su un vassoio, aggiungere burro a tocchetti e parmigiano e impastare una volta raffreddato.
Nel frattempo mixare con un frullatore a immersione le rape rosse già cotte per ottenere una crema.
Cuocere anche gli spinaci e una volta cotti ridurli in crema con il frullatore a immersione.
Dividere in tre parti il riso bianco e aggiungere in uno lo zafferano, in un altro le rape rosse, e in un altro gli spinaci.
A questo punto mettere ogni riso, compreso quello nero, tra due fogli di carta forno o pellicola e schiacciare.
Ricavarne 4 quadrati da sovrapporre (esempio, il giallo e il nero, il rosso e il verde).
Nel frattempo tritare il Piacintinu Ennese, il finocchietto, i pinoli, l’uvetta e l’acciuga, mescolare con cura e formare delle sfere per il ripieno.
Alla base porre i primi due risi, disporre il ripieno e coprire con altri due risi, quindi dare la forma ai supplì.
Mettere in una ciotola acqua frizzante e farina, mescolare e fare una pastella.
Immergere il supplì nella pastella, quindi passarlo nel pangrattato e friggerlo in olio di semi a 165 °C finché non sarà dorato, quindi servire ben caldo.