La stagionalità del pesce

stagionalità del pesce
 

Non tutti sanno che il pesce ha una sua stagionalità; al giorno d’oggi, sui banchi del pesce, si trova di tutto e per l’intero anno, anche quando il nostro mare ne è privo. I pesci sono importati da altri paesi vicini o sono allevati, perciò molta gente pensa che quello che trovano al supermercato non abbia una stagionalità. Ma è sbagliato.

 

Prima di affrontare, però, la stagionalità della fauna marina, ne approfondiremo le tipologie e le loro caratteristiche:


 

  • Marini pelagici: vivono lontano dal fondale marino nuotando incessantemente, percorrendo, quindi, lunghe tratte; si tratta di pesci grassi, i cosiddetti pesci azzurri. Sono ad esempio: tonno, pesce spada, sardine e acciughe.
  • Marini demersali: sono abituati a muoversi poco, addirittura a vivere immobili sui fondali. Questi rappresentano i pesci bianchi, con carni magre e delicate. Sono ad esempio: merluzzi, naselli, rombi, sogliole, triglie, branzini e orate.
  • Diadromi: vivono parte della loro vita in acque dolci e una parte in acque salate; diventati importanti per il loro colore e sapore, vengono prodotti principalmente con l’acqua coltura. Sono ad esempio: salmone, anguilla, storione.
  • D’acqua dolce: vivono per l’intera vita in acque dolci; la maggior parte di questi sono erbivori od onnivori. Sono ad esempio: carpa, pesce gatto, siluro.
  • Crostacei: sono animali invertebrati che presentano un esoscheletro, costituito principalmente da chitina (molto presente anche negli insetti) e calcio. Sono ad esempio: scampi, mazzancolle, aragoste, astici, granchi, percebes
  • Molluschi: organismi invertebrati con corpo molle, alcuni presentano conchiglie esterne a proteggerli. Sono ad esempio: ostriche, cozze, vongole, tartufi di mare, polpi, seppie, calamari.

 

Ovviamente tutte queste categorie contengono ulteriori classificazioni. Torniamo quindi alla stagionalità del pesce.

È molto importante seguire la stagionalità dei prodotti, che siano vegetali o animali, bisogna preservare ciò che abbiamo anziché sfruttarlo; non bisogna consumare sempre le medesime specie: c’è il rischio di estinguerle.

Quando si parla di stagionalità del pesce, si intendono quei pesci che al momento in cui vengono pescati non sono nella fase riproduttiva; questi prodotti sono anche più economici in quanto vengono diminuiti i costi di importazione.

 

Ora, una lista dei pesci che andrebbero consumati nei vari momenti dell’anno.


 

Inverno

Nei mesi freddi avremo: Alice, Argentina, Busbana, Calamaro, Canocchia o Cicala di mare, Cefalo o Muggine, Lampuga, Mormora, Nasello, Occhiata, Pagello, Palamita, Polpo, Rana pescatrice, Ricciola, Rombo, Rombo chiodato, San Pietro, Sarago, Sarda, Scorfano, Seppia, Sgombro, Totano, Triglia, Vongola, Zanchetta, Zerro.

 

Primavera

Nei mesi temperati avremo: Alici, Busbana, Canocchia, Cefalo, Dentice, Gallinella, Gamberi rosa, Granchio, Leccia, Mormora, Nasello, Occhiata, Pagello, Palamita, Razza Rombo, Sarago, Scampo, Scorfano, Seppia, Sgombro, Spigola o Branzino, Sugarello, San Pietro, Tonno, Totano, Zerro.

 

Estate

Nei mesi caldi avremo: Alici, Aguglia, Barracuda, Calamaro, Cefalo, Cepola, Cicerello, Cozza (nei  mesi senza la R), Dentice, Fragolino, Gallinella, Gamberi rosa, Granchio, Mazzancolla, Mormora, Nasello, Occhiata, Orata, Palamita, Passera, Pesce castagna, Pesce sciabola, Razza, Ricciola, Sarago, Sarda, Scampo, Seppia, Sgombro, Spigola, Sogliola, Spinarolo, Sugarello, Tonno, Totano, Vongole, Zerro.

 

Autunno

Nei mesi colorati avremo: Alalunga, Argentina, Alice, Busbana, Calamaro, Canocchia, Cefalo, Gallinella, Lampuga, Leccia, Mazzancolla, Moscardini, Mormora, Nasello, Occhiata, Ombrina, Pagello, Passera, Rombo, Sarago, Sarda, Seppia, Sgombro, Sogliola, Spigola, Tonno, Triglia, Vongole, Zerro, Zanchetto.

 

Per facilitarvi la scelta:

  • I granchi andrebbero consumati nei periodi più caldi dell’anno. Ma vi sono dei prodotti molto particolari che sono molto famosi soprattutto nella zona veneta, le moeche. Questi sono piccoli granchi che attraversano la fase di muta in autunno e in primavera; in precise settimane però abbandonano il loro carapace, e proprio in questi momenti, le moeche, vengono pescate (cioè, tra aprile e maggio e ottobre e novembre).
  • Le cozze sono decisamente più buone nei mesi con la R.
  • Gli scampi, famosissimi crostacei, sono molto buoni nei periodi che vanno da marzo a luglio.
  • Le ostriche sono disponibili soprattutto da ottobre ad aprile.
  • Le triglie sono abbondanti e grosse soprattutto tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
  • Le capesante sono più facili da reperire nei mesi tra maggio e settembre.
  • I ricci di mare sono molto numerosi da febbraio ad aprile e da luglio a ottobre.