Infarinare leggermente i bianchetti, metterli in un tegamino antiaderente appena unto con olio d’oliva. Dorarli leggermente, scolarli su carta assorbente salandoli leggermente.
In una ciotola sbattere le uova come per una qualsiasi frittata, immergervi i pesciolini fritti e una manciata di prezzemolo tritato e, a piacere, un poco di parmigiano grattugiato. Mescolare delicatamente e versare nel tegamino caldo e leggermente unto. Cuocere a fiamma bassa, girando la frittata fino a giusta consistenza.
Si può servire calda o anche fredda.
I bianchetti sono novellame di pesce, di consistenza fragile, trasparente e biancastra, lunghi appena alcuni centimetri. Oggi sono pesciolini rarissimi e assai pregiati, da non confondere con i bianchetti di provenienza cinese.
Per questa preparazione mediamente delicata, il Bianchello del Metauro è un vino bianco prodotto nelle Marche particolarmente indicato proprio perchè leggero e di contenuta gradazione alcolica. Concorrono alla sua preparazione i vitigni Biancame e Malvasia bianca lunga. Il nome Bianchello deriva appunto dal vitigno Biancame, uva caratterizzata dal suo colore scarico, mentre il Metauro è un fiume la cui zona per i vini DOC abbraccia 18 comuni in provincia di Pesaro-Urbino.