Chiusa in Alto Adige: gli appuntamenti di settembre

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Chiusa in Alto Adige: gli appuntamenti di settembre

Un laboratorio di sostenibilità contemporanea per accogliere un turismo meditativo e consapevole, alla ricerca dei piaceri della tavola, benessere ai massimi livelli e luoghi dal fascino intramontabile. Chiusa e i suoi dintorni sono un condensatore di bellezza senza tempo. La meta ideale per un soggiorno in stretta connessione con la natura da vivere circondati da spazi immensi e silenziosi.

Chiusa, Barbiano, Velturno e Villandro, borghi arroccati sulle colline altoatesine e poi il Monastero di Sabiona, le cascate di Barbiano e tanti filari coltivati a vigneti si alternano a vaste aree verdi che si estendono a perdita d’occhio. Qui inizia il sogno, qui parte la vacanza più autentica e “gustosa” dell’Alto Adige tra escursioni, attività outdoor, eventi enogastronomici e giri nelle cantine.

Un soggiorno immersivo, fatto di trekking, di buon cibo, di ottimo vino, ma, soprattutto, di cultura. L’autunno in montagna è infatti per molti sinonimo di libertà, un momento per immergersi nella vita del posto, per scoprire come si vive nei borghi rurali, a contatto con i personaggi ineguagliabili che trascorrono le giornate a raccontare la loro storia. In questi contesti non mancano i risvolti gourmet.

 

ECCO GLI APPUNTAMENTI DELL’AUTUNNO DA NON PERDERE

A settembre il primo degli appuntamenti è con le settimane della Prugna di Barbiano (dal 2 al 17 settembre) dove le prugne diventano parte integrante della cucina. I ristoranti propongono piatti con nuove interpretazioni del frutto blu, così come i negozi di prodotti tipici propongono pane alle prugne, marmellata alle prugne e prugne secche. Non mancano poi le escursioni guidate con visita alle fattorie.

 

Il vero clou dell’autunno è la festa del Törggelen dal 15 al 17 settembre, un invito a passare una giornata intorno a un tavolo bevendo vino novello e mangiando castagne appena arrostite, oltre a degustare piatti tipici della tradizione come Speck, Schlachtplatte e lo Sußer – il mosto d’uva con meno dell’1% di alcol. Per chi non lo conoscesse, il “Törggelen” è una consuetudine altoatesina tipica del periodo autunnale quando arrivano a maturazione frutti come l’uva e la castagna, che consiste nel ritrovarsi la sera con gli amici nelle cantine o sotto le pergole dei giardini, nei ristoranti o nei masi a gustare vino novello, specialità locali, speck e castagne.

 

Ancora più curiosa la rassegna della farina di pere declinata nei sapori della tavola, è infatti molto vivo il rito del Birmehlherbst di Verdignes, dal 18 al 24 settembre 2023.

A dominare le scene dell’autunno, c’è anche la castagna nelle sue declinazioni culturali, turistiche ed enogastronomiche, con una serie di appuntamenti e di itinerari che ne narrano la loro storia. A Velturno si parla infatti di oltre 3mila castagni censiti che danno vita all’avventuroso Sentiero del castagno (Keschtnweg) che parte dall’Abazia di Novacella e raggiunge il paese delle castagne, Velturno e si snoda attraverso i bellissimi vigneti fino alla Valle d’Adige, a Terlano. Il sentiero, lungo più di 90 km, può essere suddiviso in tratti più brevi, per singole escursioni giornaliere.

Dal 1997 l’evento più interessante è il Keschtnigl, un insieme di escursioni e di visite guidate, degustazioni, concerti che culminano con il “Niglsunntig”, una grande festa nel centro di Velturno dove le associazioni locali offrono specialità a base di castagne.

 

La Valle Isarco però è molto di più, è una chicca per l’Alto Adige, lo dimostra la vivacità dei borghi che offrono innumerevoli appuntamenti a cui si sommano le visite nelle piccole cantine. Da “tenere d’occhio” la Cantina Valle Isarco, sinonimo di vini bianchi d’eccellenza conosciuti in tutto il mondo. Si tratta della più giovane cooperativa vitivinicola dell’Alto Adige con una produzione di pregiate etichette di bianchi.

 

Gli ettari di terreno destinati alla realizzazione delle bottiglie più classiche hanno trovato in questa area dal clima mite, soleggiato e asciutto, le condizioni ideali per la crescita di uve di pregio, che prosperano su entrambi i versanti della valle. Nel corso del tempo sono state selezionate specifiche varietà che oggi garantiscono ai vini un carattere unico e sorprendente. Per questo lo spirito di ogni famiglia di viticoltori è fortemente legato alla propria vigna.

 

Chiusa e il suo borgo tra passeggiate e degustazioni di piatti tipici. Oltre a una delle cittadine più interessanti dell’Alto Adige per le sue peculiarità, è stato inserito anche tra i “Borghi più Belli d’Italia”. Protagonisti indiscussi della vacanza: i piatti della tradizione, i vini del territorio e la natura da assaporare a piccole dosi con tutti i sensi tra passeggiate e visite nei luoghi della cultura. Proprio Chiusa ha ancorato la tradizione del vino a un’enologia eroica in quanto i molti fattori ambientali combinati hanno decretato queste produzioni delle ottime etichette a prezzi competitivi, bottiglie che sono un tripudio all’enologia moderna unita ai vecchi insegnamenti, quelli più tradizionali. Tra le altre cantine da visitare la Tenuta Spitalerhof, la Tenuta Taschlerhof, Thomas Dorfmann, la Tenuta Garlider, la Tenuta Radoar, la Tenuta Zöhlhof e la Tenuta Röck.

 

Chiusa e i suoi dintorni, sono costituiti dai paesi di Barbiano, Velturno e Villandro, luoghi dal fascino senza tempo. Borghi che rappresentano il vero cuore dell’Alto Adige – Südtirol: un vero e proprio concentrato di piaceri e di sapori, in grado di sorprendere e far tornare in equilibrio corpo e spirito prendendo tutti per la gola, tra piatti a base di erbe aromatiche e buonissimi vini.

 

Il programma degli eventi autunnali propone le passeggiate nelle malghe, aperte fino ai primi di novembre. I rifugi e gli alpeggi offrono prelibatezze da degustare come i canederli allo Speck, il Kaiserschmarren – la classica frittata dell’imperatore o gli Schlutzkrapfen, – traducibili in italiano come mezzelune, nella loro ricetta più tipica, ripiene di spinaci e ricotta.

 

Imperdibile in autunno e nelle immediate vicinanze di Chiusa l’Alpe di Villandro (Villanderer Alm), uno degli alpeggi più grandi e più belli d’Europa. Questo verde altopiano è una delle zone più ricche di sentieri, tutti ben segnalati e situati tra i 1.700 e i 2.500 metri d’altezza, con vista panoramica sulle Dolomiti occidentali, da qui si può ammirare lo Sciliar, il Gruppo delle Odle, il Gruppo del Sella, l’Alpe di Siusi, le Alpi della Zillertal. Un percorso composto da un fitto reticolo di cammini e di rifugi adatti alla famiglia, che si snoda tra prati alpini, pascoli, laghetti, ruscelli e acquitrini, costellato da baite e chiesette. Immersiva è l’escursione a Bad Dreikirchen, tre graziose cappelle gotiche (Santa Gertrude, San Nicola e Santa Maddalena), poste una accanto all’altra, diventate una meta alternativa per una passeggiata semplice, ricca di suggestioni. Chi desidera assistere a un emozionante spettacolo della natura le Cascate di Barbiano, che scendono dal Corno del Renon, formate dal Rio Gonda che precipita a valle con otto salti, di cui uno di 85 metri. Molto apprezzato il Sentiero Pino Mugo con la sua distilleria dove testare e acquistare le essenze dall’aroma intenso e dagli effetti benefici.

Sopra Chiusa il monastero benedettino che risale al XVII secolo, arroccato su di una rupe, abitato dalle monache di clausura fino a poco tempo fa. Il complesso, circondato dalle mura, in buona parte non è visitabile, ma percorribile nel sentiero ad anello di tre chilometri che parte dal borgo di Chiusa e raggiunge il monastero percorrendo i campi coltivati ad alberi da frutto, vigneti e castagni.

 

Il romantico centro storico di Chiusa è un concentrato di piccoli negozi dove è possibile acquistare i prodotti tipici: succo di mela, speck altoatesino, Schüttelbrot e dolci tipici del territorio. Un calendario degli eventi in continuo addivenire da seguire quotidianamente per non perdersi le novità.

Ecco allora dove riposarsi.

 

HOTEL GNOLLHOF – Gudon (Bz). Con poco più di 500 anime, a Gudon, vicino a Chiusa (Bz), l’Hotel Gnollohof è un’ode al silenzio nelle 54 camere e con una SPA che propone trattamenti “Comfort Zone” e vista sulle montagne dolomitiche. Con il suo mondo fiabesco è un grande parco giochi naturale e permette agli ospiti di dedicarsi alle proprie passioni per dare un nuovo valore al tempo dedicandosi alle personali passioni: camminare tra gli abeti, andare in bicicletta, contemplare vette e cielo, meditare nella natura, giocare a tennis nel bosco, godersi il relax della SPA e l’azzurro delle piscine. Tariffe a partire da euro 120 per persona con la pensione ¾, utilizzo del centro benessere e del campo da tennis.

Hotel Gnollhof | Famiglia Verginer

Gudon 81 – Chiusa | Tel. +39 0472 847323

Mail: info@gnollhof.it | Website: www.gnollhof.it | IMMAGINI

 

CASTEL STEINBOCK – Villandro (BZ). Castel Steinbock si trova a Villandro, un suggestivo paese a 880 metri, a pochi minuti da Chiusa (BZ). Allo Steinbock si vive un’esperienza, un concetto volutamente puristico di essenza del soggiorno, secondo la filosofia “qualità anziché quantità”. Le 12 Suite sono un piccolo capolavoro tra parquet centenari, pietra locale, luce soffusa a cui si aggiunge il servizio di Private SPA che permette di scegliere la propria essenza preferita per il bagno e, mentre si sorseggia un drink al bar del Castello, il bagno e la sauna vengono portati alla temperatura perfetta.

Tariffe a partire da 260 euro per Suite/notte con la prima colazione Royale, servita in Suite senza supplemento o presso la Stube del tribunale.

Castel Steinbock | Via Defregger 14 | 39040 Villandro – Italia | Tel. +39 0472 843 111

Mail: info@zumsteinbock.com | Website: www.zumsteinbock.com | IMMAGINI

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