Nutrizionista: ecco perché affidarsi a professionisti competenti

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Cari amici, prendo spunto da un episodio che mi è capitato proprio qualche giorno fa. Una ragazza, studentessa, si è rivolta a me per avere alcune delucidazioni su quale sarebbe potuto essere il percorso di studio più appropriato al fine di intraprendere una carriera professionale da nutrizionista. Mentre parlavamo è emerso un forte desiderio, da parte della studentessa, di approfondire le tematiche legate alla nutrizione e di poterle poi mettere in pratica un domani in campo professionale. Quando però abbiamo cominciato a discutere dei differenti percorsi formativi, con mia somma sorpresa, la studentessa ha cominciato a scandalizzarsi della fatica che avrebbe dovuto fare intraprendendo determinati corsi di studio e ha cominciato esclusivamente a farmi domande per capire come poteva bypassare tutti gli studi e proporsi nel più breve tempo possibile come nutrizionista!

 

E questo perché? Perché questa ragazza conosceva un’infinità di persone che facevano i nutrizionisti solo perché lavoravano in palestra o avevano fatto un corso di pochi mesi di naturopatia o altre scempiaggini simili.

Questa cosa mi ha fatto molto riflettere e devo dire che mi ha anche amareggiato moltissimo: quello che è stato l’oggetto dei miei ultimi 35 anni di studio, banalizzato a tale punto da essere equiparato a qualcosa che si può ottenere e praticare grazie a pochi mesi di formazione non meglio precisata. Tutto questo è pazzesco.

 

Ma, d’altronde, non avrei dovuto sorprendermi più di tanto: effettivamente è già appurato che i presunti nutrizionisti, nel mondo e in Italia, sono decisamente più numerosi di chi ha effettivamente il titolo per essere nutrizionista. Basti pensare a tutti quei “venditori” porta a porta di prodotti proteici o pasti sostitutivi o prodotti chetogeni, che, pur di vendere, imparano 2-3 concetti in qua e in là per millantare una competenza che non hanno e fare breccia sulle persone.

 

Basti pensare a quei point che vendono metodi dimagranti e si permettono, pur di vendere prodotti o trattamenti, di dare consigli alimentari standard (per lo più iperproteici) senza avere la minima competenza per farlo. Basti pensare a tutti quei personal trainer che sono talmente presuntuosi da pensare di essere in grado (solo perché competenti in un unico e preciso ramo della fisiologia) di dare consigli nutrizionali a tutti. Basti pensare a tutti quei giornalisti che, invece di fare il loro lavoro, si inventano nutrizionisti di grido (vedi il mitico Panzironi) arrivando addirittura ad offendere, all’apice della presunzione, l’intera classe medica etichettandola come ignorante!

 

Ma il problema più grosso è che tutte queste figure hanno un seguito enorme! Sta proprio qui il grosso inghippo: non sarebbe nulla se ci dovessimo semplicemente accorgere che la figura del presunto nutrizionista è assai in voga… ma accorgersi che tali personaggi nutrono la propria presunzione in virtù dell’enorme consenso che hanno, questo è veramente deprimente.

 

D’altronde, in una cultura alimentare dominata da fake su internet, da messaggi pubblicitari ingannevoli, da comunicazioni a volte aggressive a volte subdole, è facile per chiunque cadere nella rete. E loro, i presunti nutrizionisti, sono lì, pronti, ammiccanti, con la parete piena di diplomi che non hanno nessun valore, con il loro sito internet, le loro frasi ad effetto, che vi rapiscono, vi danno una speranza, vi convincono che con loro avete finalmente trovato la soluzione dei vostri problemi. E il gioco è fatto.

 

Ma non è tutto: magari quello che vi hanno proposto ha anche funzionato.

Quindi, direte voi, dove sta il problema? Un giorno parlavo con una persona che si dichiarava entusiasta di aver perso 15 chili (sì 15!) con la “dieta dell’ananas”. Allora, incuriosito, gli ho chiesto spiegazioni riguardo questo miracolo. Lui, sempre con un grande entusiasmo, mi ha detto che gli era bastato prendere delle compresse di gambo d’ananas per dimagrire! Non contento gli ho, ovviamente, chiesto cosa aveva mangiato in quei mesi in cui aveva perso peso. Sapete cosa mi ha risposto? Aveva mangiato solo ed esclusivamente carne, uova, pesce, formaggio (senza nessun tipo di carboidrato, nessun tipo di verdura, nessun tipo di frutta): aveva semplicemente fatto un’assurda dieta chetogenica ed era convinto di aver perso peso perché assumeva le compresse di gambo d’ananas!

 

È qui, amici, il problema! In virtù di un risultato ottenuto, la realtà viene totalmente mistificata: quella persona era convinta che fosse il gambo d’ananas a farlo dimagrire, come, sono convinto, ci sono tante altre persone che persano che sia il succo di limone!

 

Altri, purtroppo, pensano che siano i carboidrati a far aumentare di peso. Perché? Perché, se li togliamo dimagriamo! Ma questa è solo una realtà mistificata, perché la verità è che utilizziamo in modo appropriato i carboidrati possiamo stare benissimo e perdere peso e se non usiamo l’ananas o il limone possiamo dimagrire senza grossi problemi!

 

Mi piacerebbe dilungarmi un po’ di più, ma lo spazio a mia disposizione è tiranno. Voglio quindi darvi alcuni consigli: affidatevi solo ed esclusivamente a figure professionali che:

  1. abbiano intrapreso un corso di studi universitario nel campo della medicina o della biologia;
  2. siano controllate da Albi professionali (Medici o Biologi o Dietisti), che sono la massima garanzia di serietà del professionista stesso. Sono infatti gli Albi professionali a controllare poi l’operato dei diversi iscritti. Un farmacista, per esempio, ha il divieto, da parte del proprio Albo professionale, di elaborare diete.

 

Diffidate da tutto il resto e soprattutto diffidate da chi vi propone scorciatoie: se vogliamo veramente occuparci della nostra salute facciamolo in modo consapevole…

Lasciamo perdere i presuntuosi!


Primo Vercilli

medico dietologo nutrigenetico
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