La longevità nel piatto: gli altri Guastatori

guastatori
 

Ormai siamo quasi alla fine del nostro percorso sulla longevità. Negli scorsi numeri abbiamo parlato di genetica, di cibi che favoriscono la longevità e di altri che la inibiscono. Ebbene, proprio a proposito di questi ultimi, dobbiamo, purtroppo, fare ancora delle ulteriori precisazioni.

 

Nello scorso numero avevo accennato soprattutto a carni trasformate e prodotti con grassi idrogenati vegetali. Non mi soffermo sugli alimenti con alto indice glicemico, in quanto, immagino, tutti voi sapete come un aumento della glicemia sia uno dei presupposti infiammatori più pericolosi per il nostro organismo: infatti la glicemia alta porta ad un incremento di insulina, che, nello svolgere la sua principale funzione di riportare la glicemia nei limiti, favorisce però una infiammazione cronica di numerosi tessuti.

 

Voglio invece porre brevemente l’accento su altri guastatori, che, probabilmente, saranno per voi una novità.

 

Il primo guastatore a cui voglio accennare èil fruttosio! Ebbene sì: lo zucchero della frutta. Fondamentalmente il fruttosio è contenuto proprio nella frutta e, quindi, suona abbastanza strano che un alimento di questo genere possa essere annoverato tra i Guastatori della Longevità!

 

Attenti però: non ho parlato di “frutta”, ma di “fruttosio”. Vi chiederete: che differenza c’è? Semplice: la frutta è un prodotto della natura molto complesso, fatto di vitamine, sali minerali, fibre e fruttosio; il fruttosio è…solo fruttosio. Ecco perché è molto importante non cadere nella tentazione di sostituire un sano frutto con un succo di frutta (anche senza zuccheri aggiunti): il succo di frutta non ha alcuna componente di fibre e ha perso l’80% di vitamine, mentre mantiene invariato il suo apporto in fruttosio.

 

Il problema è che un conto è assumere il fruttosio abbinato alle fibre del frutto e un conto è assumere il fruttosio senza le fibre del frutto!

 

Volete sapere quali danni provoca il fruttosio nel nostro organismo?

Ecco il drammatico elenco:

• Stimola l’infiammazione cronica di basso grado • Stimola la produzione di insulina

• Promuove la formazione di prodotti tossici, chiamati AGEs

• Stimola l’appetito e inibisce la sazietà

• Causa Diabete di tipo II

• Causa obesità viscerale

• Causa steatosi epatica non alcolica

• Aumenta l’acido urico nel sangue.

 

Niente male, vero?

Ma andiamo avanti, perché tra i Guastatori della Longevità abbiamo anche altri prodotti. Non possiamo infatti non ricordare alcune eccitotossine, quali il glutammato di sodio e l’aspartame.

Il glutammato di sodio spesso viene utilizzato in cucina come esaltatore di sapidità (fate attenzione soprattutto ai ristoranti etnici, che ne consumano in quantità industriale), mentre l’aspartame è uno dei dolcificanti ipocalorici più usati.

Questi prodotti contengono degli aminoacidi che, se consumati spesso, reagiscono con i recettori del cervello in modo tale da provocare la distruzione di alcuni tipi di cellule cerebrali.

 

Devo poi terminare facendo due importanti cenni su altri cibi.

 

Un primo cenno non può non essere fatto su latte e derivati. Intanto è ormai totalmente sfatato il mito che latte e derivati aiutano a prevenire l’osteoporosi.

 

In uno studio durato 20 anni, che ha coinvolto 120mila persone, è stato rilevato che, al contrario, l’elevata assunzione di latte favorisce una maggiore mortalità (sia in uomini che donne) e porta ad una maggiore incidenza di fratture (solo nelle donne). Questo è dovuto principalmente al fatto che latte e derivati stimolano enormemente la produzione di IGF-1, che è una sostanza anabolizzante e, come tale, accelera l’invecchiamento.

 

E, per finire, un ultimo cenno va fatto sul grano. Attenzione: qui già si leveranno gli scudi sul glutine. In effetti il glutine del grano attuale è fortemente infiammatorio, ma questo non significa che tutto il glutine sia dannoso per l’organismo. Dovete pensare che l’antenato del nostro grano attuale è nato 10mila anni fa ed aveva solo 7 paia di cromosomi. Nell’arco del tempo, attraverso un lungo processo che ha visto l’intervento di una iniziale selezione naturale, poi di una selezione di massa, poi di tecniche di ibridazione e trapianto, fino ad arrivare alla biologia molecolare, si è giunti al grano attuale che presenta 21 paia di cromosomi. Cosa significa questo? Semplicemente che il frumento moderno ha un corredo di proteine (il glutine è una proteina) più sbilanciato, con la presenza di terminali antigenici tossici, che non vengono correttamente riconosciuti dalla mucosa intestinale, portando diversi processi infiammatori.

 

Tra i grani antichi il farro monococco è il più digeribile e meno tossico. Tra i grani antichi maggiormente digeribili abbiamo il Senatore Cappelli, il Khorasan, il Gentil Rosso, il Timilia, il Jervicella, il Perciasacchi e il Rieti Originario.

Ecco quindi terminato il nostro elenco deiguastatori. Non c’è male vero?

 

Una volta individuati tutti gli alimenti pro e contro la longevità, non ci resta che inserire tutti questi alimenti in una precisa strategia nutrizionale. Ed è di questo che vi parlerò nel prossimo numero, terminando così il nostro percorso sulla longevità!


Primo Vercilli

medico dietologo nutrigenetico
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