I cibi della longevità: la curcuma

curcuma
 

Nella scorsa puntata ci eravamo soffermati sui cibi cosiddetti “di protezione”, cioè su quegli alimenti che, attraverso una protezione nei confronti di malattie degenerative, attuano anche un’azione secondaria di allungamento della vita.

Ora invece ci dobbiamo occupare di quelli che vengono specificatamente considerati “cibi della longevità”. Questi alimenti hanno proprietà particolari, tali per cui condizionano in maniera diretta il nostro organismo verso una maggiore durata della vita.

Ecco a voi il tanto agognato elenco:

  1. Asparagi
  2. Arance rosse
  3. Kaki
  4. Capperi
  5. Cavoli rossi
  6. Cioccolato extra fondente (70%)
  7. Cipolle
  8. Curcuma
  9. Fragole
  10. Frutti di bosco
  11. Lattuga
  12. Melanzane
  13. Mele
  14. Peperoncino piccante
  15. Paprika
  16. Patate viola
  17. Prugne nere
  18. Radicchio rosso
  19. Tè verde e tè nero
  20. Uva

 

Questi cibi hanno fondamentalmente una caratteristica: sono dotati un altissimo potere antiossidante che permette quindi di spazzare via i radicali liberi in eccesso, predisponendo l’organismo ad un funzionamento più pulito e quindi più durevole nel tempo.

Anche in questo caso, ovviamente, non potrò parlare esaurientemente di tutti questi alimenti.

Ne prenderò quindi qualcuno come campione, per farvi comprendere meglio le potenzialità di questo tipo di cibi.

Prendiamo la curcuma.

È una spezia che deve le sue innumerevoli proprietà alla presenza di curcumina. Non entro nel dettaglio biochimico, ma sappiate che questa sostanza ha la capacità di intervenire nella regolazione di moltissimi geni, sovra-regolando o sotto-regolando la loro azione. Come già avevo accennato nei precedenti articoli, è estremamente importante l’azione del cibo, quando esso ha la capacità di “bloccare” geni più dannosi e “stimolare” geni più buoni. È proprio per questo che è molto importante eseguire un test del DNA, per capire come funziona la nostra “macchina”, altrimenti, senza le specifiche indicazioni, non riusciremo mai a fornire il carburante ottimale. La curcumina, inoltre, ha un effetto antiossidante estremamente elevato: questa è un’azione imprescindibile nella longevità.

Lo stress ossidativo (dato dai radicali liberi) altera, nel tempo, la struttura della cellula, portandola a morte certa… è solo questione di tempo. Come fa la curcumina a svolgere questo importante effetto antiossidante? Semplice: stimola l’attività di geni che sono responsabili della produzione di importantissimi enzimi di detossificazione (superossido dismutasi e catalasi), che il nostro organismo ha, ma che non sempre funzionano alla perfezione. Questa capacità che ha la curcumina si trasmette a tutti gli organi e apparati, portando ad un beneficio globale.

Altra importante azione della curcumina è quella di abbassare il livello di infiammazione, anche in questo caso inibendo i geni legati alla produzione delle cosiddette “citochine infiammatorie”, cioè quelle sostanze che creano il vero e proprio processo infiammatorio.

Per ultimo, ma non meno importante, la curcumina ha un vero e proprio effetto neuroprotettore, anche qui, inibendo l’attività di geni, che, altrimenti, produrrebbero in eccesso sostanze “tossiche” per il cervello, quali NF-kB e TLR4. Ultimamente è stato addirittura scoperto che la curcumina può alleviare i sintomi di pazienti affetti da COVID-19.

Che dire? Sembra di aver trovato nella curcuma la panacea per tutti i mali. Ma allora perché non è così semplice vivere più a lungo, stare meglio, evitare le infiammazioni e le malattie? Perché, purtroppo, possiamo prendere tutta la curcumina del mondo (oppure consumare tutti i cibi della longevità a quintali!), ma tutto ciò non serve a nulla se poi, contemporaneamente, consumiamo cibi che ne annullano l’azione!

Questo è il vero dilemma! Siamo in grado di evitare tutti i cibi che contrastano l’azione di questi fantastici alimenti che ci allungano la vita?

Di questo parleremo la prossima volta.


Primo Vercilli

medico dietologo nutrigenetico
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